Arte come rivendicazione di genere
Direzione artistica di Mauro Gioia
19/22 SETTEMBRE 2024
CAPRI/ANACAPRI
Quattro muse, tre location, dodici creazioni originali, venti artisti italiani e internazionali, quattro edizioni sold out, un pubblico affezionato. Un’altra Capri è possibile. Non soltanto quella dell’overtourism e della mondanità. All’ombra di uno dei “best keep secret” dell’isola – quella Villa Lysis luogo di amori e identità – da quattro anni un cenacolo di artisti incontra il pubblico riportando in vita la memoria della Capri che fu. Quella dei giardini segreti e degli intellettuali, dell’impegno e della cultura queer, della libertà.
A picco sul mare, all’ora del tramonto, dopo aver percorso i sentieri remoti dell’isola più vera, il “CapriArt* – Arte come rivendicazione di genere” propone un cartellone archeologico e contemporaneo. Con un attento lavoro di ricerca, e sotto la direzione artistica di Mauro Gioia, il festival riporta in vita le storie, le musiche e le voci di artisti e personaggi vissuti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento che sono stati dimenticati a causa della loro identità scomoda. Tutti con un legame forte con Capri e con la sua anima, nel solco tracciato dal giornalista inglese Henry Wreford che sull’isola visse dal 1842 fino alla morte e che contribuì alle vicende politiche preunitarie italiane e alla diffusione di una cultura impegnata nel gender claim.
Il CapriArt* torna per l’edizione 2024 dal 19 al 22 settembre guardando alla Svezia, Paese con il quale l’isola è legata a doppio filo grazie al visionario medico Axel Munthe e alla sua Villa San Michele. Qui – in partenariato con l’omonima Fondazione si parte con l’interpretazione di Anna Ammirati che farà rivivere la coraggiosa esistenza di Anne Charlotte Leffler, proto-femminista “in lotta con la società”, libera.
Il 20 settembre, il festival torna a Villa Lysis per svelare una Maria Antonietta sconosciuta, quella delle “corrispondenze segrete” composte in codice e scambiate con l’amato amante Axel de Fersen. Tra gorgheggi e musica barocca, interpretata dalla soprano queer Théa Booz, Cristina Donadio diventerà una regina mai vista un po’ Lady D., un po’ mattatrice di un dj-set affacciato sul golfo di Capri che altro non è che una festa dedicata alla vita. Il 21 settembre Fabiana Fazio e Claudio Fidia saranno i protagonisti di “Isole”, spettacolo ispirato al dramma da camera incompiuto “L’isola dei morti”, dello svedese August Strindberg. La chiusura è affidata a un doppio spettacolo: prima il ritorno del duo musicale e letterario di Marie Modiano e Peter von Poehl, con le loro creazioni ispirate alle anime di Capri; poi Lino Musella con “Lettere da una città in lutto”, omaggio a “La città dolente” di Axel Munthe
Programma
19 settembre ore 19.00
Villa San Michele / Anacapri
20 settembre ore 18.30
Villa Lysis / Capri
21 settembre ore 17.00
Piazzetta Umberto I / Capri
21 settembre ore 19.00
Villa Lysis / Capri
22 settembre ore 18.30
Villa Lysis / Capri
22 settembre ore 19.00
Villa Lysis / Capri
Il Festival
Riconosciuto dal Ministero della Cultura come festival di teatro beneficiario dei Fondi Fnsv – Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo – per il triennio 2022-24, con il patrocinio dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei ministri) e sostenuto dalla Città di Capri, CapriArt* – Arte come rivendicazione di genere è nato nel 2021 come progetto speciale intorno alla figura del giornalista inglese Henry Wreford che visse a Capri dal 1842 fino alla morte, avvenuta nel 1892, e che contribuì alle vicende politiche preunitarie italiane e alla diffusione di una cultura impegnata nel gender claim. Il festival si ispira alla vocazione dell’isola come paesaggio di libertà e alle donne e agli uomini straordinari che da questa terra, e dalla sua placida eversione, hanno tratto linfa per la loro arte: un patrimonio ancora tutto da esplorare. Con la direzione artistica di Mauro Gioia, il festival ha sede a Villa Lysis, spazio simbolo delle identità fluide dell’Ottocento creato dal barone Fersen